Negli ultimi dieci anni l’Unione europea ha risposto al fenomeno migratorio con la creazione di una vera e propria Fortezza.
La chiusura da parte dell’Europa nei confronti di persone che cercano rifugio e protezione è stata resa possibile con l’attuazione di politiche migratorie molto restrittive e di riduzione del diritto all’asilo sul proprio territorio e di gestione di tale diritto, sempre più, nei luoghi di frontiera; con accordi di “esternalizzazione” con Paesi che non fanno parte dell’Unione europea; con la creazione, da parte degli Stati europei, di muri e recinzioni lungo i propri confini, interni ed esterni.
Ciò avviene sia sulla rotta del Mediterraneo che su quella via terra lungo i Paesi dei Balcani.
Questi strumenti, attuati singolarmente o combinati tra di loro, provocano effetti ben precisi sulla vita e sui diritti delle persone migranti: non adeguata valutazione delle domande di protezione internazionale, confinamento e trattenimento nei Paesi di transito, esposizione a condizioni di vita inumane e degradanti, aumento delle violenze e degli abusi durante il viaggio, aumento del numero dei morti.
Nel documento verranno esaminati i nuovi muri che sono stati costruiti in Europa: muri fisici ma anche virtuali rappresentati dagli accordi di esternalizzazione con Paesi non europei. Che si tratti dei primi piuttosto che dei secondi, gli effetti non cambiano: alla persona migrante verrà impedito l’accesso sul territorio dei Paesi dell’Unione europea.
Il presente mini-toolkit può essere utilizzato da docenti come strumento per la costruzione di un percorso didattico sulla tematica migratoria, ma anche direttamente da studenti e studentesse che vorranno approfondire lo stesso tema. L’obiettivo è quello di evidenziare e far emergere come negli ultimi decenni la risposta dell’Unione europea e degli Stati membri al fenomeno migratorio sia stata rappresentata da una forte politica di chiusura, volta ad impedire l’accesso in Europa delle persone migranti. Oltre al contenuto del toolkit, la tematica potrà essere approfondita e analizzata ulteriormente grazie all’indicazione di risorse multidisciplinari, come film, documentari e libri, che con punti di vista diversi evidenziano le conseguenze delle politiche europee sulla vita e sui diritti delle persone migranti, offrendo molti spunti di discussione e confronto nelle classi scolastiche.
A conclusione del documento, è inserita una specifica attività laboratoriale che studenti e studentesse potranno svolgere nelle proprie classi, con la facilitazione da parte di docenti. L’attività, partendo dall’esame delle barriere costruite in Europa, avrà l’obiettivo di individuarne le possibili ragioni a fondamento delle stesse e, conseguentemente, di verificarne e accertarne la fondatezza o meno, attraverso un confronto collettivo e un approccio partecipativo.